Il culto per questo giovane martire dovette giungere - come detto - ad opera degli slavi (che ne possedevano delle reliquie) o degli stessi normanni, come è da presumere dal momento che molte storie di miracoli attribuiti all’intercessione di san Vito riguardano membri della famiglia degli Altavilla (quella cui apparteneva il fondatore della città).
Certamente non è un culto isolato: san Vito martire è patrono di diverse città italiane (tra cui Recanati, patria di Giacomo Leopardi) ed europee (Praga e Fiume solo per citarne alcune) e in Italia ben undici comuni ne portano il nome. Il Santo è stato sempre invocato contro i morsi degli animali, in particolar modo contro i morsi della tarantola: il celebre ballo di San Vito nasce proprio da questo culto.
Pro Loco San Vito dei Normanni “Porta del Salento”
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Pro Loco di San Vito dei Normanni
Porta del Salento

La città
San Vito dei Normanni
Immersa nel verde degli uliveti, dei vigneti e dei mandorleti, sorge a pochi chilometri dall’azzurro adriatico: nelle vicinanze del centro abitato si possono ancor oggi osservare alcuni ulivi secolari, vere sculture vegetali forgiate dalla natura e dal tempo.




San Vito dei Normanni è una città dell’Alto Salento, in terra di Brindisi. Il suo territorio comunale, prevalentemente pianeggiante, costituisce il cuore della provincia di Brindisi: San Vito dei Normanni è infatti uno snodo viario fondamentale per raggiungere, a nord-ovest, i più bianchi comuni della Valle d’Itria (Ceglie Messapica, Ostuni e Martina Franca), a est la città-capoluogo e le località balneari e, a sud, altri splendidi centri salentini costruiti in tipica pietra locale (Francavilla Fontana, Mesagne e Oria). San Vito, inoltre, dista pochissimo dalla riserva naturale di Torre Guaceto, rinomata oasi di interesse nazionale sita in agro di Carovigno.
San Vito dei Normanni è una città dell’Alto Salento, in terra di Brindisi. Il suo territorio comunale, prevalentemente pianeggiante, costituisce il cuore della provincia di Brindisi: San Vito dei Normanni è infatti uno snodo viario fondamentale per raggiungere, a nord-ovest, i più bianchi comuni della Valle d’Itria (Ceglie Messapica, Ostuni e Martina Franca), a est la città-capoluogo e le località balneari e, a sud, altri splendidi centri salentini costruiti in tipica pietra locale (Francavilla Fontana, Mesagne e Oria). San Vito dei Normanni, inoltre, dista pochissimo dalla riserva naturale di Torre Guaceto, rinomata oasi di interesse nazionale sita in agro di Carovigno.

San Vito dei Normanni, città di origine medievale, nel corso della sua millenaria storia ha avuto diverse denominazioni. La prima, San Vito degli Schiavoni, va ricondotta alla probabile presenza del popolo slavo nella nostra terra: approdati sulla costa pugliese per scampare alle persecuzioni dei saraceni, sarebbero stati loro - secondo alcuni studiosi - a portare in città il culto verso San Vito martire, poiché possedevano diverse sue reliquie (ancor oggi la slava Praga custodisce alcune ossa del Santo nella maestosa cattedrale a lui dedicata).
In altri tempi, la nostra cittadina è stata anche chiamata San Vito in Terra d'Otranto o semplicemente San Vito. La denominazione attuale, riconosciuta con Regio decreto nel 1863, ricorda la fondazione avvenuta per opera del principe normanno Boemondo d’Altavilla.
La città di San Vito dei Normanni ha molto da offrire a chiunque la visiti: essa è un luogo di incontro tra culture contemporanee ed un libro aperto sulle tracce dei popoli che nel tempo hanno abitato la sua terra. Nodo nevralgico per il turismo dell’Alto Salento, la cittadina è finestra sugli antichi saperi della civiltà rurale, sui colori del mediterraneo e sui suoi sapori: San Vito dei Normanni è oggi terra di fede e di pace, terra di musica e cinema, terra che apre a tutti le sue porte per far apprezzare la sua storia e il fascino della cultura salentina!